In tutta l'India sono meno di un centinaio, gli Aghori Sadhu praticano il culto dedicato al dio Shiva e secondo i loro principi, poichè tutto è voluto da Dio, il puro e il sacro sono contenute in ogni cosa.
La loro ricerca spirituale è improntata anche sulla rinuncia materiale, cosicchè l'unico accessorio che gli è concesso di avere è un cranio umano, usato come oggetto di venerazione, recipiente e cuscino. Ma ciò che lega questi sadhu alla morte li spinge ben oltre: meditano seduti in posizione yoga su cadaveri, spesso pescati dalle acque del Gange, nutrendosi ritualmente della loro carne in putrefazione e bevendone il sangue. Assicurano che l'assimilazione di queste sostanze sia un vero toccasana e garantisca salute e longevità. Insomma... ciò che non ammazza, ingrassa.
Il contenuto proposto nel video non è adatto a persone impressionabili e ai minorenni
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